Povera Italia!, sempre piu' monnezza........

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Genie
icon8  view post Posted on 7/12/2004, 13:52




Martedì 7 Dicembre 2004


TROPPI MODELLI IGNORANTI IN TV


di MASSIMO CAPACCIOLI

LA SCUOLA italiana è stata nuovamente bocciata, e con una votazione ancora più bassa di quella del 2000. A dirlo sono i risultati pubblicati dal Program for International Student Assessment (PISA) 2003, un centro di ricerca statunitense che ogni tre anni valuta comparativamente le prestazioni nella lettura, nella matematica e nelle scienze della natura di studenti di 15-16 anni di diverse nazioni del mondo. A dirlo sono anche le esperienze che i docenti universitari fanno anno dopo anno, accogliendo nuove matricole che sanno sempre meno e sempre più si mostrano spaesate di fronte agli scogli dello studio e della vita. E' evidente che il problema non è genetico: i giovani di oggi non sono diversi, per intelligenza e, credo, potenzialmente per ambizione, rispetto a quelli di ieri o di ieri l'altro. Semmai, sono migliori. Il male non è nemmeno interamente nell'organizzazione scolastica, nelle troppe riforme che disorientano, nell'eccessivo ricorso al “fai da te” o negli insegnanti, che tra l'altro sono umiliati da un trattamento economico ai limiti dell'indigenza e da una progressiva perdita di ruolo sociale.
Il male è prima di tutto nel sistema, che non indirizza le energie positive della gioventù, ne smorza gli ideali e ottunde le menti con molta immondizia e con la cultura delle certezze e la negazione del dubbio: giusto l'opposto di quel che serve ad educare alla democrazia. Quali sono gli stimoli per un giovane oggi nel nostro Bel Paese? Prendiamo ad esempio quelli che gli vengono dalla televisione. Il primo messaggio è che, diversamente dal popolare adagio, l'abito fa il monaco e, cosa più grave, procurarsi quell’abito è un fine che giustifica largamente i mezzi. La ricerca di apparenza, dal vestiario agli accessori fino all'incredibile dilagante frenesia per la chirurgia plastica, una volta riservata ai vecchi e agli infermi, risucchia mente ed energie dei giovani, omologa le diversità, sottrae tempo e voglia alle attività dell'intelletto e persino a quelle classiche attività fisiche che parlavano di mente sana in corpo sano. Oggi si va sì in palestra, ma per essere belli, per somigliare tutti a delle “veline”.
Ma la tv ci parla anche di scienza, dirà qualcuno. E' vero. Tuttavia, al di là di alcuni programmi di grande qualità, per lo più relegati in orari impossibili, quando anche i giovani più nottambuli sono ormai a letto mi riferisco, per esempio, a Rai Educational, ma non solo , il più delle volte la ricerca viene presentata in modo sensazionalistico, privilegiando lo spettacolo all'informazione e inducendo a credere che la scienza sia l'arte di pochi eletti, non una delle professioni del mondo di oggi, tanto bella per l'individuo quanto utile per la collettività. Ma ancor più grave è l'abuso fatto alla conoscenza, offerta come un prodotto finito invece di come effettivamente è: un processo in divenire, dove ciò che più conta non è la risposta ma la capacità di porre una domanda nuova. Perché un giovane dovrebbe studiare la matematica o la fisica se queste materie sono riservate ai geni, se riguardano questioni astruse e del tutto avulse dal quotidiano, se instradano su carriere difficili e mal pagate, e se non portano da nessuna parte visto che ormai le risposte le conosciamo?
In questi tempi di grandi incertezze, in un Paese dove tutti accusano tutti e dove gli ideali sono fuori moda, in un mondo in guerra appeso a strani fili come la borsa o il petrolio o il terrorismo di gente a sua volta terrorizzata, senza guida il giovane è certamente più orientato verso pragmatiche scelte di certezze economiche e di benessere, anche a spese di una vita grigia. Non la gloria, ma la più modesta soddisfazione di poter acquistare l'ultimo modello di cellulare con qualche gadget incorporato, senza peraltro avere la più pallida idea di come e perché funzioni. I nostri giovani non leggono? Non sanno di matematica e di scienze, e si smarriscono davanti ai problemi? Non è colpa loro, o soltanto loro. E' responsabilità nostra indirizzarli verso un bello che, come dicevano i Greci, sia anche buono: buono per loro e per i loro figli, e non per pochi che governano il mondo oggi. Come fare? Non so, ma credo che dovremmo cercare di scoprirlo, prima di dover gettare la spugna e condannare il Bel Paese a zoo turistico per chi ha invece saputo interpretare correttamente il progresso.


 
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Narcisse
view post Posted on 7/12/2004, 14:02




Ma santo cielo, in quale altro paese al mondo uno squallido personaggio come Loredana Lecciso diventerebbe la diva del momento??? Tranne essere una volgarissima puttana, che altro sa fare??? Eppure sta conquistandosi una fama ed un posto BEN PAGATO presso le TV ed i giornali!
Che vergogna! Pensavo che l'Italia avesse toccato il fondo con Cicciolina, ma evidentemente mi sbagliavo!
Che squallore!


Edited by Narcisse - 7/12/2004, 14:03
 
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rino 53
view post Posted on 7/12/2004, 20:40




sai una cosa NARCISSE?non sapevo neppure chi fosse ,ho cercato sulla rete chi fosse e mi è arrivata la risposta immediatamente;a quanto pare sarebbe stata una delle veline di striscia la notizia;guarda caso che qualcuno che lavora, o ha lavorato per mediaset; non potesse prendere un posto di primo piano sul costume italiano;con un primo ministro che sa solo andare a puttane e riesce a prendere per il sedere più di mezza nazione;(altrimenti non sarebbe mai andato al governo) non c'e`da stupirci se i piu`stronzi ed incapaci occupino posti di prima fila in questo nostro paese;siamo sempre alle solite; basta sembrare belli e molto puttane e fai carriera come un fulmine;conta solo l'apparenza per degli idioti patentati che si fanno levare dalle tasche tutti i soldi e credono ancora al miracolo della riduzione delle tasse;pagandole poi il 100% in piu`per aver il minimo di servizi
le ultime parole famose "ITALIANI UN POPOLO DI ARTISTI E DI NAVIGANTI"
sara`anche stato vero; per ora navighiam solo nella cacca;e di artisti....
meglio lasciar perdere vah;se pure un grande come Celentano si rifiuta di lavorare per la Rai è detto tutto
 
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rino 53
view post Posted on 7/12/2004, 20:44




(PubliWeb) Loredana Lecciso è divenuta "un caso" o, più precisamente, una sorta di tormentone mediatico. Si parla di lei praticamente ovunque e per motivi che, normalmente, non troverebbero alcuno spazio. All'inizio era nota per essere solo la nuova compagna di Al Bano, la sorridente ed affascinante ragazza bionda che aveva sostituito Romina nel cuore del cantante pugliese. Poi la bella Loredana ha cercato di crearsi un'identità propria prendendo parte al reality "La Fattoria", nonostante il chiaro dissenso del suo compagno. Poco dopo decise di posare per un sensuale servizio fotografico per il settimanale "Chi", e anche in questo caso Al Bano storse il naso. In tempi recenti la vediamo esibirsi in TV, assieme a sua sorella, in alcuni balletti che ricalcano quelli delle sorelle Kessler durante la trasmissione di Rai Uno "Domenica In" dove, fra l'altro, la Lecciso è al centro di vuote discussioni su quello che è il suo ruolo e il suo personaggio. Il "caso" Lecciso ha riaperto, in maniera prepotente, numerosi dibattiti sulla presenza, in televisione e non solo, di persone che non sanno fare nulla e che, nonostante questo, riescono a guadagnare notorietà e popolarità. Per restare sempre nell'ambito della futilità, molti avranno notato che nel momento in cui viene proferito il nome della Lecciso, tutti, lei compresa, avvertono una sorta di... prurito e sono spinti a grattarsi. E' solo un altro effimero elemento che contribuirà ad accrescere la curiosità e l'attenzione nei confronti di questa ambiziosa signora?

tratto dalla rete
 
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Narcisse
view post Posted on 7/12/2004, 20:58




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Patetica!


Edited by Narcisse - 7/12/2004, 21:00
 
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rino 53
view post Posted on 20/2/2005, 14:35




La Mara nazionale vestale alla camera
Mara Venier e Loredana Lecciso, come dire: il cacio sui maccheroni. Quale delle due sia il cacio e quale i maccheroni, è questione assai incerta: dipende dai punti di vista, è un delicato problema di scienza culinaria (e mai l’aggettivo ci è sembrato tanto calzante: quanto a budinose assonanze figurali).
Fatto sta che apprendiamo con una certa commozione una notizia fragrante, di gran sollievo per i destini della nostra incerta professione: la Lecciso Loredana, cacio o maccheroni che dir si voglia, è iscritta all’Ordine dei giornalisti della Puglia. Evviva: quando si dice la più antica professione del mondo: il giornalismo, appunto. La Lecciso lo sa bene, almeno quanto Emilio Fede.
Salvo venire a sapere, con amarezza, che il menzionato Ordine pugliese avrebbe emanato serissimi provvedimenti contro la moglie di Al Bano (al quale, per stare al passo, consigliamo di iscriversi quantomeno all’ordine degli ingegneri), causa il mancato pagamento delle annuali rette di iscrizione. Tutta invidia, naturalmente: calunnie pretestuose.
Siamo certi che la Lecciso sia una giornalista impeccabile sotto ogni riguardo; soprattutto dopo quella famosa cena romana, a casa di Silvio, dove è stata portata dalla sua amica Mara.
Chissà che per Loredana non ci scappi presto un posticino nel prossimo Cda Rai, o magari una bella conduzione, tipo quella rapida e indolore di Batti e Ribatti (RaiUno, 20.30), ora egregiamente tenuta da Riccardo Berti: anche lui, naturalmente, un indefesso paladino dell’equazione tra giornalismo e mestiere più antico.
E Mara, che fine ha fatto in tutto questo? Dopo i disguidi con Giletti (anche lui, si capisce, eminente giornalista) a Domenica In, il carnoso angelo del focolare nazionalpopolare sta accarezzando un’idea che ci pare geniale, soprattutto in tempi di timoni (o federazioni) traballanti.
Stando alle rivelazioni di Gente, un sondaggio che circolerebbe a Montecitorio le attribuisce il voto di un italiano su 5, cioè il 20% dei consensi nazionali. “Se la politica è il rapporto di simpatia con la gente ed è averne la fiducia, mi piacerebbe”, ha commentato la morbida Mara.
Ci sfiora il dubbio che forse la politica sia anche qualcosina di più e che magari occorra avere una qualche ulteriore preparazione: ma non vogliamo essere scortesi con l’amabile Venier (né con i gusti elettorali che alcuni italiani talvolta appalesano). Col suo fare da gattona insinuante, Mara potrebbe indubbiamente meritare non già una poltrona della politica italiana, ma tutto un divano.
L’immaginazione vola: “Transatlantica Mara”, la vestale della Camera (o la vestaglia), la sua zuccherosa ape regina perennemente adagiata (a massaggiare i piedi degli onorevoli colleghi, a bere il tè con le onorevoli colleghe). Sarebbe un successone, altro che Bud Spencer.

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